Novanta minuti vissuti con i tifosi, sotto la pioggia di Catanzaro, preferendo il posto in Curva a quello in Tribuna. Sveglia alle cinque del mattino e partenza in aereo da Bergamo, con destinazione Lamezia Terme. Come può un distinto signore 50enne di Milano, interista da sempre, legarsi così tanto a questi colori?
Evidentemente, è questo l’effetto che fanno l’Avellino e la passione dilagante dei suoi tifosi. Che è riuscita a travolgere anche Vincenzo Angiulli, il padre di Federico, centrocampista biancoverde di belle speranze, ormai per tutti “Fez“. Lui, il papà, ormai non se ne perde una. Anche quando sa che il figlio partirà dalla panchina e, com’è successo nelle ultime gare, probabilmente non troverà neanche spazio a partita in corso.

Il suo esercizio commerciale, “Punti di Vista” in via Pasquale Paoli a Milano, è ormai diventato un punto di riferimento per tutti i tifosi biancoverdi che vivono nel capoluogo lombardo. Una sorta di covo. Ha già messo a disposizione 20 gadget in omaggio per i primi iscritti dell’Avellino Club Milano. I ragazzi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo in questi mesi (apprezzandone le sue doti umane) vanno a trovarlo sui Navigli e si fermano per una chiacchierata (ovviamente sull’Avellino). Magari anche con la signora Angiulli (anche lei tifosissima, per altro di origini campane): impossibile non soffermarsi sui numerosi quadri esposti nel negozio e fare anche qualche affare. E le lunghe chiacchierate sull’Avellino, sempre più frequenti e sempre più ansiose in queste ultime settimane in vista della trasferta di Catanzaro, spesso coinvolgono anche i milanesi ed i turisti che entrano in negozio. E, sentendo parlare di calcio, puntualmente chiedono: “Ma parlate dell’Inter o del Milan?”.
A Catanzaro, come qualche altro genitore dei calciatori biancoverdi, avrebbe potuto accomodarsi in tribuna, al coperto. Ed invece ha voluto seguire i tifosi dell’Avellino Club Milano (qui il link al gruppo su Facebook) con i quali era partito al mattino da Orio al Serio con il volo RyanAir (con rientro in tarda serata). Cantando per tutti i novanta minuti e beccandosi, senza alcuna protezione, il diluvio che si è abbattuto sul “Ceravolo” negli ultimi venti minuti di partita (e nelle due ore successive).
Una pioggia che, per i 1000 presenti a Catanzaro, ha avuto il sapore della liberazione. E durante i festeggiamenti, è stata emozionante la scena in cui suo figlio, dal campo, lo cercava con lo sguardo. Prima in tribuna, poi in curva: quando l’ha visto così inzuppato dalla pioggia, gli ha dato scherzosamente del “pazzo”. Poi l’abbraccio a fine partita, all’uscita dagli spogliatoi: una scena che vale un’intera stagione. E papà Vincenzo è diventato il beniamino non solo dei tifosi, ma anche di buona parte dello spogliatoio, con Bittante, Panatti, Fabbro e Zappacosta in primis, per i quali ormai è “Fezzone”.
“Da interista non avevo mai provato questa sensazione, non essendo mai retrocesso” – scherza papà Angiulli, ora che l’ansia è finalmente andata via – “Ho vissuto una giornata che non dimenticherò mai, qualcosa di indescrivibile”. E adesso tutti a chiedersi del futuro di Federico. Resterà in biancoverde? “Questa città e questa gente sta dando tanto a mio figlio e alla mia famiglia. Fez è giovane ma ha già fatto tanti sacrifici: penso ai 5 provini all’Inter, alla stagione al Pavia, ai tre anni alla Pergocrema. Sforzi che adesso cominciano ad esser ripagati. Per noi – ha concluso Vincenzo Angiulli – la sua riconferma per la prossima stagione sarebbe indubbiamente un onore”.
ECCO IL VIDEO DI ANGIULLI, HERRERA E ZAPPACOSTA IN VERSIONE CANTANTI
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