Nel corso di una lunga intervista concessa a Sportweek, Zlatan Ibrahimovic ha stilato la sua personale top 11 mondiale. “In porta metto Buffon, Cafù terzino destro, Nesta e Cannavaro difensori centrali (due animali) e Maxwell, un mio grande amico, terzino sinistro. A centrocampo Nedved per me è stato il numero uno, mi ha aiutato molto a migliorarmi. E’ una macchina da lavoro, un grande esempio per la mia crescita. Al suo fianco Viera e Xavi con cui ho giocato nel Barcellona dei fenomeni. L’attacco è facile: Zidane dietro a Ronaldo il Fenomeno, il mio idolo, e Maradona il più forte di tutti, anche di me. Io stavolta faccio l’allenatore e magari un giorno lo diventerò davvero”.
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Insomma, il buon vecchio Zlatan Ibrahimovic non manca mai di far discutere, nemmeno adesso che è sulla soglia dei 40 anni. Lo svedese sta continuando a fare la differenza in Serie A ed è soprattutto grazie a lui se oggi il Milan è addirittura favorito per lo scudetto. Le sue esternazioni, però, sono destinate a dividere.