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Serie A, i dettagli del protocollo: stadio diviso in tre zone e conferenze a distanza

Ci siamo, ormai manca poco all’ufficialità. Il protocollo per la ripresa del campionato di Serie A è già arrivato al Comitato Tecnico Scientifico. Il 28 maggio ci sarà la tanto attesa riunione tra Governo, Lega e Figc per decidere le date della ripartenza del calcio italiano. Il documento di 40 pagine contiene una serie dettagliatissima di indicazioni per garantire lo svolgimento in sicurezza delle partite e limitare il rischio di contagio. Tra queste gli arrivi scaglionati allo stadio, un limite massimo di 300 presenze ad ogni evento e la distanza fisica. Niente proteste ravvicinate con gli arbitri. In caso di positività di un giocatore, varranno le regole già previste dal protocollo per gli allenamenti collettivi: due settimane di ritiro per tutta la squadra. Non si escludono, però, ulteriori cambiamenti in tal senso, a seconda delle situazioni che si verranno a creare.

Si parla inoltre di una suddivisione dell’impianto sportivo in tre zone: interno stadio, tribune, esterno stadio. In ognuna non potranno essere presenti più di 130 persone contemporaneamente. Anche gli arrivi allo stadio dovranno essere scaglionati: prima gli arbitri, poi la squadra ospite e infine i padroni di casa. Le mascotte non potranno accompagnare i calciatori, non ci saranno foto di squadra e strette di mano, mentre in panchina sarà necessario mantenere un posto vuoto tra un calciatore e l’altro. Arbitri e giocatori dovranno sempre muoversi in momenti diversi, all’ingresso in campo, all’intervallo e alla fine della partita. Le conferenze stampa avverranno in streaming e con domande poste a distanza.

Scritto da Emanuele

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