Edy Reja, indimenticato ex allenatore del Napoli del ritorno in A, ha rilasciato una intervista ai microfoni di Marte Sport Live, parlando anche dell’esperienza partenopea. “Genoa-Napoli? La ricordo bene quella gara speciale. Sono passati tredici anni, ma ricordi del genere sono sempre presenti, impossibile cancellarli dalla memoria. Probabilmente è stato il momento più emozionante della mia carriera, non ho dubbi su questo. Addirittura non riuscivamo a uscire dall’aeroporto per quanta gente ci aspettava festante all’esterno. Non potrò mai dimenticare, arrivammo a Piazza del Plebiscito dopo due ore di pullman! Aspettavamo anche i risultati di Mantova e Piacenza, non c’era niente di sicuro fino all’ultimo, poi fu una grande festa”.
“Prima della gara i tifosi delle due squadre andavano a braccetto allo stadio, mai vista una cosa così. Poi il risultato finale è stato straordinario. Il rapporto con gli ex calciatori azzurri è rimasto. C’è affetto anche con il ‘Pampa’ Sosa, per esempio, che giocava poco, ma determinava le partite nel finale, è accaduto veramente spesso. Prima mi odiava però poi, quando ci siamo ritrovati, disse che avevo ragione io. Non era facile, ma diventando allenatore mi ha capito”.