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Coronavirus, Marcello Lippi si infuria: “”Si dice che bisogna essere una squadra, ma in realtà ognuno si fa i cavoli suoi. In ogni campo”

Marcello Lippi
Marcello Lippi

L’ex commissario tecnico della Nazionale Marcello Lippi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del Corriere dello Sport commentando la situazione attuale del Paese in merito al Coronavirus. La situazione è in miglioramento, ma resta comunque grave e il campionato tarda a ripartire. “È vomitevole, lo dico sinceramente. Mi fa in***zare. Sento solo frasi sullo stare uniti, compatti e coesi”.

“Si dice che bisogna essere una squadra, ma in realtà ognuno si fa i cavoli suoi. In ogni campo: politico, scientifico…. Siamo nel 2020, andiamo su Marte, ma non sappiamo trovare un vaccino. Il calcio deve ripartire, perché no? Spesso si dimentica che è un’industria, e come tale deve essere trattato”. Pensiero chiaro e deciso quello del mister campione del mondo, nonché ex tecnico del Napoli. La Serie A deve ricominciare, in un modo o nell’altro. Senza sposare la retorica. La speranza è che nelle prossime settimane si possa avere conferma di un riavvio per il 13 giugno.

Scritto da Emanuele

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