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Serie A, tre motivi per dire di no ai playoff: pay tv, mercato e disparità

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In caso di ripresa del campionato, i club del massimo campionato italiano vorrannoo concludere la stagione come concordato la scorsa estate, senza playoff e playout. L’intenzione è quella di onorare il calendario originale senza sorprese nel finale.

Innanzitutto, c’è un motivo economico. Con una riduzione del numero di partite anche le pay tv licenziatarie dei diritti potrebbero chiedere un pagamento ridotto dell’ultima tranche. Da non sottovalutare la questione investimenti: molte società hanno speso tanto per rinforzare la rosa a gennaio e si ritroverebbero a utilizzare i nuovi acquisti per meno match rispetto a quelli preventivati. Infine, il calendario: a metà del girone di ritorno, c’è chi ha già affrontato tutte le big del campionato, chi ha dinanzi a sé un calendario più ostico e chi invece uno meno complicato. Sarebbe una disparità evidente, dettata dal tenore delle partite già disputate, che non può essere accettata da tutti. Il format della Serie A non può conoscere modifiche così importanti a questo punto della stagione.

Scritto da Emanuele

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