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Napoli, Umberto Chiariello avverte: “Fuori dalla Champions, ma anche dall’Europa League”

Umberto Chiariello, volto noto di Canale 21, ha parlato al termine di Lazio-Napoli con il suo tradizionale editoriale per la trasmissione ‘Campania Sport’. Commentare la sconfitta del Napoli è davvero difficile. Ed è difficile da accettare questo risultato, lo sport sa essere crudele e non sempre vince chi merita. Io avevo detto che non avevo visto segnali confortanti contro l’Inter, perché c’era stato qualche segnale, ma non mi sembrava sufficiente. E che gli errori individuali in quell’occasione erano figli e frutto di una squadra malata mentalmente e disorganizzata tatticamente. Stasera devo dire invece che il Napoli mi è piaciuto e mi è piaciuto l’atteggiamento tattico scelto da Gattuso, che ha congelato la gara a ritmo basso. La Lazio solo nei minuti finali ha avuto delle fiammate con Luis Alberto che è un genio, e mi meraviglio ci sia Fabian in nazionale e non lui”.

“Il Napoli comunque non ha concesso nulla e nella ripresa ha preso in mano la gara, stavolta Insigne è stato un vero capitano, trascinando la squadra. Nella ripresa ci sono parate di Strakosha, un palo, Ospina non aveva toccato palla… ma questo campionato ha tutti gli episodi collegati e come Koulibaly c’è un rinvio che non va oltre la porta. Ospina sbaglia, un errore ingiustificabile, Di Lorenzo invece di stoppare e rinviare, calcia all’indietro”, ha aggiunto il giornalista.

“Sono i segni di un’annata, la Lazio vince sempre, anche quando non merita, ed al Napoli non ne va bene una. 14esimo palo del Napoli, stavolta con Zielinski, per distacco prima, ad 8 ci sono Lazio e Juve. Vi dissi che eravamo fuori dalla Champions, ora vi anticipo che siamo anche fuori dall’Europa League perché ne dovrebbe fare 42-43. Al massimo si può fare il settimo posto. Peccato, perché il secondo tempo con la Lazio mi ha fatto vedere la luce in fondo al tunnel e può battere Fiorentina e Juventus. ADL con Demme e Lobotka subito, altri due a giugno, s’è mosso ed era quello che gli rimproveravo. Non conta la squadra di provenienza, Jorginho veniva dal Verona, Allan dall’Udinese, Hamsik dal Brescia e questi hanno già una dimensione internazionale”.

Scritto da Emanuele

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