Il duro commento comparso questa mattina nell’edizione online de ”Il Corriere dello Sport”
Ivan Zazzaroni, direttore de Il Corriere dello Sport, all’interno dell’edizione odierna del quotidiano sportivo, commenta l’esonero di Carlo Ancelotti. Parole dure contro la società, che fanno riflettere su quanto ADL abbia realmente agito d’impulso. Una decisione forte che serve per dare un segnale alla squadra, ma che non trova i consensi di molti tifosi. Sui social molti non sono affatto contenti di quanto avvenuto ieri sera durante la cena dell’Hotel Vesuvio. L’ex tecnico partenopeo solo pochi minuti prima aveva dichiarato che mai si sarebbe dimesso. Che avrebbe voluto continuare l’avventura in azzurro, a partire dal match di Parma.
”Professionista adorabile, rarissimo caso di vincente amato ovunque”
Zazzaroni ha espresso il suo parere tra le pagine del Corriere: ”Ancelotti è un uomo e un professionista adorabile, rarissimo caso di vincente amato ovunque. Secondo Sacchi, col quale è cresciuto professionalmente, ha un solo difetto: non ha più l’ossessione, la molla che, ad esempio, ha consentito a Conte di essere Conte. Possibile che Arrigo abbia ragione: di sicuro Carlo, la cui fierezza e coscienza di sé non l’abbandonano mai, non ha perso il coraggio, non si sottrae alle sfide, e quella col Napoli di De Laurentiis nella stagione del dopo-Sarri conteneva tutti i caratteri del salto nel buio”.
”Se Napoli ha vinto solo con Maradona, un motivo ci sarà”
Il direttore del quotidiano sportivo poi ha aggiunto: ”Non a caso l’intera trattativa Carlo l’aveva portata avanti in gran segreto con l’avvocato di fiducia, Ziccardi, tenendo all’oscuro lo stesso Sacchi e Branchini, l’agente che lo aveva consigliato al Bayern e che, così come Sacchi, gli avrebbe certamente sconsigliato di provarci. Non tanto per l’imprevedibilità del presidente quanto per le difficoltà che la sfida garantiva: se in 93 anni di vita il Napoli, piazza splendida, ha vinto solo con Maradona, un motivo ci sarà”.
