Orestis Karnezis, ex portiere azzurro, oggi al Lille, ha rilasciato un’intervista a Sport24 parlando anche dell’esperienza in azzurro. “Sono stato informato dal Napoli, ci siamo seduti col mio procuratore, abbiamo parlato dei dettagli. Per me era una sfida. Poi ho parlato col ds del Lille, mi ha spiegato il progetto, cosa volevano da me. A Napoli ho giocato in una squadra forte. E’ stato un grande piacere e onore giocare lì. Vivere questa città è speciale Penso alla passione della gente. E’ una città vibrante che tratta i calciatori come persone speciali. Il loro amore non lo dimentichi facilmente. Maradona ha scritto la storia del Napoli e ha lasciato il segno in modo chiaro. Generazioni e generazioni lo trattano come un Dio. Battezzano i loro figli chiamandoli Diego. Lui non se ne andrà mai”.
“Quello dell’ammutinamento è stato un momento difficile. Tutto è iniziato a novembre dopo alcuni risultati negativi. Era stato imposto il ritiro per tutta la settimana. Noi non accettammo la richiesta della proprietà e da lì è cominciato tutto. Poco dopo è arrivato Gattuso. Con lui c’era bisogno di tempo e siamo riusciti a vincere la Coppa Italia. De Laurentiis ha comprato il Napoli tanti anni fa, con lui ha fatto diversi passi in avanti. Non lo vedevamo spesso, di solito durante le partite. Quando mi chiamarono ero in Inghilterra, mi spiegarono che cercavano un esperto da affiancare a Meret. Si è fatto male dopo pochi giorni ed è arrivato Ospina. Non era facile trovarne uno forte a fine mercato. L’immensa gioia dei tifosi, è qualcosa di unico. Non puoi camminare per strada per la gioia e l’apoteosi che ricevi dalla gente”.
