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Napoli, confusione per il ritiro a Castel di Sangro: Antonio Corbo raccomanda prudenza

Nel suo editoriale per la Repubblica, il giornalista Antonio Corbo ha parlato dell’imminente ritiro del Napoli. “A poche ore dal ritiro in Abruzzo, squillano anche i telefoni dei giornali: le stesse domande, come si prenotano on-line i mille posti sui 7000 dello stadio Patini, perché non ha risposta chi si è già iscritto, come si accede alle tre Ztl, l’Ufficio Comunicazione ha quasi sempre le linee guaste, tutto sembra in tilt, come e più dell’Inps nei giorni dei sussidi, quando il presidente Tridico sospettò l’assedio degli hackers”.

Il ritiro in Abruzzo è l’ennesimo esempio di una buona idea che rischia di essere realizzata male dalle gerarchie intermedie della società. La Regione Abruzzo vuol replicare l’operazione di Trentino Marketing pagando 800mila euro circa per ospitare il Napoli. Far conoscere le sue bellezze ma anche l’eccellente offerta di sport, relax, benessere. Il sindaco Angelo Caruso con la responsabilità del questore Gennaro Capoluongo ha studiato un piano da G7. Castel di Sangro soffoca il commercio con la chiusura del mercato per due settimane. Sento agenti dalle 7 alle 24 e la Digos di notte in albergo sono un costo importante per il Viminale. Lodevole l’idea: valorizzare la regione accanto. Ovvia quella last minute di non far pagare i mille biglietti dell’allenamento. Ma comincia ora una prova per tutti: in emergenza Covid è possibile evitare contagi e calca, bastano le misure predisposte e i tifosi le accetteranno con senso di responsabilità? È un ritiro che chiede civiltà di contegno, guai ad esporre nella ressa i bambini, basta tifosi deliranti in assedio per un selfie”.

Scritto da Emanuele

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