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Maurizio Pistocchi contro la Juventus: “Doveva parlare alla Lega e agli altri club prima di tagliare gli stipendi”

Il noto giornalista Maurizio Pistocchi ha parlato ai microfoni di TMW Radio del momento che sta vivendo il calcio italiano in questa emergenza Coronavirus, “Non è opportuno di parlare di come si può ripartire. In Cina ci sono voluti 4 mesi pieni per riprendersi. Almeno fino a giugno si dovrà rimanere così, poi ai giocatori servirà allenamento e anche una pausa tra una stagione e l’altra. È difficile mantenere ora una condizione fisica. È vero che ci sono campionati da finire e anche le coppe, ma bisogna pensare ad un progetto fattibile per terminare la stagione. Giocare tra giugno e luglio al vedo dura. La portata di questo evento è stata sottovalutata, non solo dal mondo della politica ma anche dal calcio. Il 19 febbraio si è giocato a San Siro per la Champions, ma anche dopo. Nella settimana di Juve-Inter c’era chi voleva giocare a porte aperte. Si sono fatti quindi errori evidenti. In questo momento bisogna andare avanti, ma passato tutto questo qualcuno dovrà assumersi delle responsabilità”.

Non manca una piccola invettiva nei confronti della Juventus, spesso criticata dal giornalista. “Ora serve programmare l’attività sportiva. Le polemiche degli ultimi giorni sono state imbarazzanti. Una posizione corretta l’Aic non l’ha presa. In una situazione come questa, dove non si gioca, loro sono tutelati dai contratti, ma si tratta di una causa di forza maggiore e devi essere il primo a metterti a disposizione. Penserei a due mensilità da dare alle società e due ai colleghi delle serie minori. Sarebbe stato un bel gesto. Ho sentito che Tardelli, che si presenterà alle prossime elezioni dell’Aic, che parlava di soldi accantonati per questo tipo di eventi. La Juve ha tagliato gli stipendi, ma forse doveva prima parlare di questa proposta alla Lega e agli altri club”.

Scritto da Emanuele