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Fantacalcio, la crescita esponenziale del settore e le app dedicate

Sono ormai trascorsi quasi trent’anni dall’invenzione (peraltro geniale) del fantacalcio ma continuiamo a parlare di uno dei “giochi” più importanti nel panorama sportivo. Nonostante la crescita esponenziale del fenomeno, la nascita di numerose applicazioni e di numerosi portali, le regole di base restano sostanzialmente le stesse.

Un gruppo di amici, un fantacampionato, il fantamercato e quelle interminabili aste troppo spesso causa di litigi furibondi. Ebbene si: il fantacalcio negli anni è rimasto un fenomeno immutato. Nonostante l’evoluzione tecnologica spinta, alla base di tutto ci sono sempre gli stessi criteri. In fondo è lo specchio del calcio (che non è poi cambiato molto dal giorno della fondazione della prima squadra in Inghilterra).

Eppure la vita dei fantallenatori è cambiata (e migliorata) tantissimo. Smarthphone e app hanno per certi versi reso tutto straordinariamente più semplice. Oggi quotazioni, voti, leghe e aste sono qualcosa di profondamente banale ma provate a pensare allo stesso gioco negli anni ’90. Tutto ciò che oggi viene regolarmente affidato alla tecnologie (e a redazioni professionali in grado di aggiornare addirittura in tempo reale i voti dei fantagiocatori) veniva sapientemente realizzato a mano, con carta, matita e l’immancabile gommino. Elemento imprescindibile era la calcolatrice: giornate infinite a reperire i voti sui principali quotidiani, a fare conti e a decretare il vincitore.

Fantacalcio, la crescita del settore e le applicazioni dedicate

Se da un lato le basi del gioco sono rimaste sostanzialmente immutate (lo accennavamo prima), ben diversa è la storia dell’evoluzione degli strumenti di gioco. Oggi a farla da padrone sono le applicazioni e i portali web dedicati. È probabilmente anche per questo che il fenomeno ha conosciuto un percorso di crescita straordinaria che spinge oggi tantissime persone ad affrontare il campionato con un occhio diverso.

Eh si perché mentre prima il fantacampionato doveva ritenersi ristretto al classico gruppo di amici del sabato sera, oggi si diffondono leghe ben più grandi. La facilità di utilizzo delle applicazioni ha fatto il resto. Vi basterà pensare alla complessità del sistema di gestione di un fantacalcio organizzato su scala nazionale quale potrebbe essere quello di Sky o quello della Gazzetta dello Sport.

Complesso anche il sistema di gestione delle applicazioni. App come Fantamaster, per esempio, vi metteranno in contatto con oltre 600 mila utenti, un numero sterminato di fantallenatori, connessi potenzialmente da qualsiasi meandro del globo, pronti a darsi battaglia per quella vittoria finale che, nonostante tutti siano pronti a sostenere sia un gioco, rappresenta l’obiettivo finale da conseguire a qualsiasi costo.

Il fenomeno sociale alla base del fantacalcio

È davvero impossibile immaginare un gioco in grado di generare maggiore attaccamento rispetto al fantacalcio. Dobbiamo innanzitutto distinguere tra coloro su cui il fantacalcio non ha alcuna presa e coloro in cui il seme della competitività si instilla con assoluta facilità. In questo secondo caso, non sarà assolutamente semplice estirpare le abitudini di migliaia di giocatori che, ogni anno, spesso alla conclusione del mercato estivo, danno il via alle prime aste della stagione.

È un fenomeno che tiene incollati a schermi, applicazioni, fogli Excel (e perché no, ancora carta e calcolatrice) migliaia di persone in tutto il mondo. Il motivo è forse da rintracciare nel fondamento stesso del gioco: il calcio. Non esiste al mondo sport più seguito. Non esiste a mondo sport in grado di generare livelli di competitività più elevati. E il fantacalcio, lo dicevamo prima, è specchio di ciò che rappresenta.

Scritto da Redazione

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