Sarà anche un calo fisico determinato dalle scelte di Maurizio Sarri, ma il Presidente ne ha anche per la Juve, per gli Agnelli e per la classe arbitrale. Senza mezze misure e senza peli sulla lingua nell’intervista che il Presidente del Napoli rilascia alla Gazzetta dello Sport. L’affondo è su Calciopoli, su un sistema che sostanzialmente non è ancora veramente cambiato e sulla sudditanza nei confronti della Juventus.
“Sudditanza Juve? Certo che sì. la Juventus appartiene alla famiglia più potente d’Italia, con Calciopoli sarebbero dovuti andare giù pesanti, invece non è successo niente. Volete che si mettano contro gli Agnelli, contro la Fiat, contro il potere? Prima di farlo ci pensano su 20 mila volte. Ma il problema degli arbitraggi sbagliati riguarda tutta l’Europa.” Parole dure e pesanti che ricalcano, in qualche modo, quanto sostengono i tifosi, e non solo quelli napoletani.
Qualche giorno fa Nicchi difese Orsato e le sue scelte ma De Laurentiis, anche in questo caso, mette da parte la diplomazia e attacca duro: “Giusto, lui (Nicchi n.d.r.) difende la casta, difende la sua posizione. La verità è che gli arbitri non dovrebbero stare nella Figc, dovrebbero essere assunti come liberi professionisti e dopo tre errori dovrebbero essere sospesi. Sono i club che finanziano tutto e gli arbitri dovrebbero essere al di sopra delle parti. Io non voglio pensare male, ma qualcosa non va, è talmente evidente”.